Depressione Post Partum o Baby Blues?
Quando nasce un bambino, nasce anche una madre.
C’è sempre stato il mito che diventare madre sia l’esperienza più bella che una donna possa vivere. C’è l’aspettativa di provare una nuova forma di gioia che senza figli non sia possibile immaginare. Ma c’è anche la credenza che il prendersi cura dei figli sia un piacevole e gratificante istinto naturale.
In realtà, diventare madre è un ruolo che va appreso progressivamente e, come ogni altro cambiamento significativo nella propria vita, bisogna fare i conti con una notevole quota di stress.
Nel periodo post partum quasi l’85% delle donne mostra un qualche disturbo dell’umore. Nella maggioranza dei casi i sintomi sono lievi, di breve durata e tendono a sparire spontaneamente. Nel 20% dei casi invece le donne sviluppano una sintomatologia più significativa sul versante depressivo o ansioso.
Baby Blues.
Il baby blues è una condizione di stanchezza, di tono dell’umore altalenante, con crisi di pianto immotivate, e difficoltà nel concentrarsi e nel relazionarsi con il proprio partner e i propri familiari.
Una percentuale molto alta di madri attraversa questa fase che regredisce spontaneamente nel giro di 10-15 giorni. Solo una piccola parte di casi evolve in una depressione post partum.
Depressione post partum.
Con questo termine si indica la vera forma depressiva che si verifica dopo il parto e che può mantenersi per oltre mezzo anno se non si interviene in modo adeguato.
Spesso la depressione post partum ha radici in una forma depressiva non riconosciuta durante la gravidanza. La possibilità che una depressione prenatale si evolva nel post partum è del 30%.
Quali sono i principali sintomi della depressione post partum?
– Irritabilità e insofferenza verso chiunque stimoli richiesta di attenzioni;
– Disturbo del sonno, con difficoltà ad addormentarsi e risvegli precoci;
– Sogni ed incubi angoscianti;
– Inappetenza con significativa perdita di peso o al contrario bisogno esagerato di cibo;
– Senso di colpa per non essere diventata la madre che ci si era prefissate di essere;
– Sentimenti di inadeguatezza nell’accudimento del bambino;
– Pensieri ossessivi di preoccupazione per il benessere del figlio;
– Significativa stanchezza fisica e difficoltà di concentrazione;
– Perdita di desiderio sessuale.
Tutto questo è racchiuso in un pervasivo e terrificante vissuto di totale perdita di controllo sui propri pensieri, emozioni e comportamenti. Per dirla in altre parole: l’atroce sensazione di avere perso totalmente se stesse senza alcuna possibilità di recupero.
Quali sono le cause della depressione post partum?
Le cause possono essere di diverso genere ed è difficile fare una previsione su un’ipotetica evoluzione depressiva.
In generale si è riscontrato che ci sono alcuni fattori in comune alle madri che sviluppano questo tipo di disturbo:
– Parti pretermine o parti multipli;
– Complicazioni ostetriche;
– Disturbi del sonno del bambino;
– Specifici stress nell’accudire il bambino;
– Bassa autostima materna;
– Difficoltà nella coppia;
– Eventi stressanti concomitanti;
– Inadeguato sostegno sociale alla madre;
– Credenze irrealistiche sulla maternità ed idealizzazione del ruolo materno;
– Fattori di personalità;
– Complicazioni nel rimanere incinta e tecniche di PMA
– Precedente depressione post partum.
Uscire dalla depressione post partum è possibile.
Il primo passo da fare è accettare l’aiuto altrui, che è implicato nel non semplice e non automatico processo di accettazione della propria nuova identità.
L’ausilio psicoterapico è fondamentale, per non cronicizzare il disturbo e per rendere più fluente la ricostruzione della propria visione di sé, anche all’interno delle proprie relazioni significative, sia vecchie che nuove.
Se vuoi ricevere maggiori informazioni, puoi contattare la Dott.ssa Michela Andreoli dello Studio Psicoterapia Cognitiva a Brescia, telefonando al 3355787099 o inviando una richiesta tramite il form.
Benessere femminile
dall’infertilità alla maternità
Progetto promosso da Studio Psicoterapia Cognitiva